La Storia

L' Officina Montino fondata nel 1950

Isidoro Giuseppe Montino

Montino Isidoro Giuseppe, per gli amici ‘Bepi’, nasce a Jesolo dai coniugi Luigi Montino ed Ester Capiotto. La sua vita è fin da subito segnata dalla prematura scomparsa del padre durante la Grande Guerra. Giuseppe si rivela di un’intelligenza promettente sin da bambino, tanto che i familiari lo spingono a frequentare le scuole elementari, risultato di non poco se si considerano le condizioni di miseria che affliggevano il Veneto Orientale di quegli anni. Intenzionato a seguire le orme di un padre che aveva potuto conoscere solo tramite i racconti della madre, Giuseppe s’arruola volontario nell’arma dell’Aeronautica Militare, nella quale ha modo di frequentare le scuole militari di Capua e Nisida (Napoli), dimostrandosi un allievo eccellente e collaborando allo sviluppo di motori a stella per aerei. I suoi studi danno buoni frutti, tanto che diviene motorista aeronautico presso Rivolto, a ridosso del paese di Campo Formido (Udine). La chiamata al fronte per la Campagna d’Africa lo porta a trascorrere ben cinque anni di servizio effettivo in Tripolitania. E’ a seguito delle non comuni qualità dimostrate sul campo che viene assegnato come motorista al grande aviatore Italo Balbo. Conclusasi la guerra, i doveri di padre e marito lo spingono a cercar lavoro presso alcune delle più grandi aziende agricole del territorio jesolano: presso il Commendator Arnaldo Bennati e presso il facoltoso armatore Angelo Carboni, proprietario di valli da pesca e vasti terreni agricoli. La presenza in queste aziende di modeste ma attrezzate officine meccaniche offre l’occasione a Bepi di distinguersi ancora una volta per le sue grandi abilità. Sono proprio le sue competenze nel campo della meccanica a far sì che Giuseppe divenga in poco tempo il consulente di fiducia del Commendator Bennati per l’acquisto dei macchinari agricoli delle sue tenute. La predilezione di Bepi per il marchio Caterpillar e la sua approfondita conoscenza dei prodotti di tale linea, con il beneplacito di Bennati, porta all’adozione di questi trattori in tutti i terreni di Bennati per un lungo periodo: per ben quarant’anni la loro manutenzione esclusiva viene affidata alle premurose e sapienti mani di Montino. L’impegno ed il talento di Bepi gli valsero per questo la grande riconoscenza del Commendator Bennati che, al raggiungimento dell’età pensionabile del suo fidato meccanico, volle infine premiarlo con il dono di un pezzo di terreno. Sarà proprio quell’appezzamento ad offrire la possibilità a Bepi di garantire continuità alle competenze faticosamente raggiunte nel corso degli anni, investendo i sudati risparmi nella costruzione di un’officina meccanica per il figlio Ivonne. La passione di Bepi non scema tuttavia e nel corso degli anni ha modo di realizzare due grossi impianti frigoriferi, tuttora perfettamente funzionanti, in collaborazione con la ditta Dell’Orto. Le sue capacità sono richieste anche nel campo dell’edilizia, nel quale il suo talento gli consente di costruire le prime pompe per il vuoto, ed in quello delle armi da fuoco: vivido è rimasto per lungo tempo nel cuore di molti cacciatori della zona il ricordo di quell’uomo abile e di poche parole, che riparava con destrezza i loro fucili, senza far cenno alle numerose collaborazioni che, pure in quel campo, poteva vantare con le ben note aziende del bresciano.

Ivonne Montino

Il figlio di Bepi, Ivonne, vede i suoi natali nel settembre del 1942, nel mezzo dei difficili anni della guerra. Come spesso accade le passioni dei genitori affascinano i figli sin dalla più tenera età, così Ivonne, dopo aver frequentato la scuola professionale di meccanica, inizia molto presto a tornire, fresare e montare motori per trattori di grossa cilindrata, nell’officina dove lavora il padre. Altrettanto precoce è l’avvio della sua attività di meccanico motorista e operatore di macchine utensili. All’età di diciannove anni, sulle orme del padre ed in qualche modo dello stesso nonno, anch’egli parte per il servizio militare, scegliendo tuttavia il corpo della Marina. Viene imbarcato con la specializzazione di motorista navale e per la sua esperienza e capacità si mette subito in evidenza, tanto che il comandante di macchina della nave da rifornimento Stromboli pone le sue competenze e mansioni sotto la sua esclusiva disposizione. L’esperienza maturata su motori marini di svariate classi garantisce ad Ivonne un prestigioso congedo con una menzione di “motorista eccellente”. Al ritorno a casa, grazie al dono del Commendator Bennati, padre e figlio possono finalmente dare libero sfogo alla creatività ed alle conoscenze acquisite negli anni nella loro nuova, anche seppur inizialmente modesta, officina meccanica. La passione per il mare, che pur non verrà del tutto abbandonata consentendo a Ivonne di ricoprire svariati ruoli su imbarcazioni da regata, deve in questi anni difficili lasciare il posto ad un’intensa attività di meccanico generico, adattandosi alle richieste del mercato pur di poter provvedere alle necessità di sostentamento della famiglia. Nei periodi più angosciosi, è proprio di colui che è animato da vera passione e di un talento fortificato dal duro lavoro saper scommettere, con il coraggio di uno sguardo che vada oltre le tensioni e le difficoltà del quotidiano, sul proprio futuro: Ivonne intravede nel restauro d’auto d’epoca la possibilità di coniugare le sue doti di meccanico e la creatività che una tale occupazione richiede con la prospettiva di una condizione economica più prospera e sicura per la sua famiglia. La fortuna gli sorride e l’incontro con il suo primo cliente, un gran conoscitore d’auto storiche con la passione delle auto anteguerra, dà inizio al suo lavoro con le Alfa Romeo 6c, le 1750 e le 8c2300. L’assenza in molti casi di svariate parti del motore, della trasmissione e del telaio stimolano l’intelligenza di Ivonne alla soluzione di problemi tecnico-meccanici sempre differenti, talvolta unici, cosiccome unica si rivela nel corso degli anni la sua grande capacità di adattamento e di soluzione, che gli consente di diventare uno dei più quotati restauratori d’Alfa romeo e Ferrari al mondo. I critici lo definiscono un talento senza eguali, raffinato, preparato e capace di risolvere in sostanza tutto ciò che di più complesso il mondo dell’auto d’epoca può offrire.

Samuele Montino

La passione per il mare di Ivonne rifiorisce con la nascita del figlio Samuele, il quale inizia precocemente a frequentare il mondo della vela che conta e manifesta sin da piccolo in maniera evidente la sua classe, qualificandosi regolarmente ai primi posti delle competizioni in cui si misura. Penalizzato dalla difficoltà del vivere in un paese poco ventoso e non adatto quindi agli impegnativi allenamenti che la Classe Olimpica del Windsurf richiedono, Samuele consegue ugualmente rapidi e brillanti risultati, grazie anche ad un’efficace mistura di naturale ed istintiva predisposizione, spirito di sacrificio e passione. Vincitore di titoli italiani, di campionati mondiali a squadre ed europei, la carriera sportiva di Samuele è arricchita dalla partecipazione a ben cinque campagne olimpiche. La lotta del ragazzo alla ricerca della propria identità, tra le iniziali passioni per la musica, le spinte della madre verso il mondo dell’Aeronautica e quelle del padre verso il mondo dell’Ingegneria meccanica, porta Samuele a frequentare una scuola professionale meccanica, in modo da poter dedicare opportuno spazio alla sua attività sportiva, senza trascurare il lavoro con il padre nell’officina di famiglia. Sono il proficuo lavoro al fianco di Ivonne e l’innato amore di Samuele per la precisione e la cura dei dettagli che gli consentono di apprendere le minuzie proprie del lavoro di costruzione delle parti motoristiche e dei telai delle auto d’epoca.